Confermata dalla Cassazione l'esistenza della cosca Procopio-Mongiardo con base a San Sostene, ma operativa nel Basso Ionio soveratese, affiliata alla potente consorteria dei Gallace di Guardavalle.
È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza della Suprema Corte sul ricorso promosso dagli imputati nel processo scaturito dall'operazione “Hybris”, scattata nel 2014. La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello solo per alcuni capi di imputazione nei confronti di Gerardo Procopio, Domenico Procopio, Francesco Procopio, Alessandro Borgnis, Angelo Aloi.
In questi casi la Suprema Corte ha, quindi, rinviato ad altra sezione della Corte d'Appello per un nuovo giudizio ed eventuale rideterminazione della pena, mentre ha rigettato il ricorso promosso da Gregorio Procopio e dichiarato inammissibili quelli di Mario e Giuseppe Mongiardo e Francesco Ranieri, condannati altresì al pagamento delle spese processuali.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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