Clamorosa decisione del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera Tropea monsignor Luigi Renzo che ha vietato il rosario e la supplica alla Madonna in programma per stasera in via streaming, con inizio alle 19,30, dalla fondazione di Natuzza Evolo in occasione della Festa Liturgica del Cuore Immacolato di Maria, e di cui Gazzetta del Sud aveva dato notizia ieri, in quanto per via della pandemia sono vietato gli assembramenti.
Un appuntamento religioso - sperimentato in occasione della pandemia - e puntualmente fino a qualche settima fa era stato seguito in particolare dai tanti cenacoli di preghiera dedicati al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” sparsi in ogni parte del mondo nonché dalle persone sofferenti.
“Carissimi questi giorni - si legge in una nota diffusa della fondazione e a firma del presidente Pasquale Anastasi - ci hanno visti preoccupati e addolorati. Come figli della Luce volevamo rivolgerci a Colei che, Rifugio delle Anime, sempre accoglie il grido di dolore degli afflitti. Al contempo volevamo renderLe grazie per aver vegliato su di noi e i nostri cari”. Ed “in ottemperanza alle disposizioni civili e religiose, nei giorni scorsi vi avevamo invitato – si legga ancora - per oggi alla recita del SS. Rosario in diretta streaming sulla pagina Facebook con Natuzza pietre vive della Chiesa”.
Ma si ricava ancora dal comunicato il vescovo monsignor Luigi Renzo, “con decreto emesso oggi e notificatoci con urgenza, ha vietato tale atto di pietà popolare e preghiera ricordando che sono vietati gli assembramenti”. La Fondazione a tal riguardo fa notare che abbiamo già evidenziato a Sua Eccellenza il fraintendimento in cui è caduto e chiesto che pertanto volesse ritirare tale decreto, ciononostante, nelle more di una Sua decisione, e in spirito di obbedienza al nostro Pastore, siamo costretti, con grande rammarico, ad annullare tale evento”.
L’ente morale di Paravati invita, infin, i fedeli “nell’intimità delle vostre case, a unirvi virtualmente questa sera alle ore 19.30 nella recita del SS. Rosario, affidando alla Madre Celeste i nostri dolori e implorandoLa affinché cessi qualsiasi divisione all’interno della nostra comunità, già sufficientemente turbata dal morbo e dalle conseguenze economiche”.
Tale nuovo divieto rischio di riccendere nuove polemiche, mentre cresce l’attesa per il responso del ricorso che il due agosto prossimo sarà formulato dalla Congregazione per il clero, presieduta dal cardinale Beniamino Stella, in merito al ricorso prodotto dal consiglio d’amministrazione dell’ente morale contro il decreto di soppressione canonica della Fondazione, firmato nel luglio scorso dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo.
I punti centrali della controversia riguardano principalmente la collocazione da dare nello statuto al testamento spirituale di Natuzza e la gestione del santuario mariano. Due questioni spinose sulle quale da mesi è in corso - su incarico della Curia Vaticana che è stata direttamente investita della questione - la mediazione tra le parti del cardinale Agostino Vallini, prefetto emerito del Supremo tribunale della Nunziatura apostolica e membro della Congregazione della Causa dei Santi.
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