Dopo le rivelazioni di Angela Donato, madre di Santo Panzarella, vittima della lupara bianca, che ha raccontato alla Gazzetta del Sud di una lettera anonima recapitata a una sua congiunta che abita ad Amantea nella quale viene indicato il luogo dove si troverebbero i resti del figlio, si è riaperto qualche spiraglio di luce per quelle mamme che hanno visto i loro figli scomparire nel nulla e che nel corso degli anni non hanno mai avuto risposte dalle istituzioni. Un silenzio assordante per cinque madri che dura da quasi vent'anni. Fatto di angoscianti ricordi, pensieri e soprattutto di speranza che qualcuno si metta le mani al cuore e indichi anche in forma anonima il posto dove sono stati sepolti i cinque ragazzi, rei per gli inquirenti di essere entrati in un giro più grande di loro in modo da dargli una degna sepoltura e una tomba su cui portare un fiore. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro