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Le Comunali di Catanzaro nel mirino delle cosche di Vibo Valentia

Nicola Fiorita

La ‘ndrangheta vibonese era interessata all’ultima campagna elettorale per eleggere il sindaco di Catanzaro. Un indizio inquietante circa l’attenzione delle cosche per Palazzo De Nobili emerge dall’informativa dei carabinieri, datata 20 aprile, e depositata agli atti della maxi inchiesta Scott Rinascita.

Grazie a una intercettazione del 14 maggio 2017 - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - gli investigatori dell’Arma scoprono che Michele Bonavota, ritenuto esponente dell’omonimo clan, era pronto a pagare uno spot radiofonico elettorale per un candidato a sindaco di Catanzaro, «dimostrando ulteriormente - sottolineano gli inquirenti - l’attitudine della consorteria santonofrese ad infiltrarsi negli enti locali».

Bonavota viene intercettato più volte mentre acquista pacchetti pubblicitari per la Calabria Scavi su un network radiofonico. Domenica 14 maggio però manda un messaggio alla responsabile commerciale della radio: «Scusa se ti disturbo di domenica. Siccome sto appoggiando un candidato a sindaco del comune di Catanzaro Nicola Fiorita potremmo alternare la pubblicità inserendo anche questa pubblicità su facebook e via radio cioè dividendo le trasmissioni».

Contattato telefonicamente Nicola Fiorita, candidato a sindaco con il movimento Cambiavento, spiega di non aver mai conosciuto Michele Bonavota. L’ex consigliere comunale dimessosi dopo il caso “Gettonopoli” aggiunge «di non aver mai avuto alcun tipo di rapporto e naturalmente di non aver mai dato alcun incarico per effettuare spot pubblicitari a suo nome. Sono millanterie di cui dovrà rispondere nelle opportune sedi giudiziarie».

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