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Vibo, oltre sei mesi per una visita medica: anche i tumori possono aspettare

É innegabile che i mesi appena trascorsi siano stati difficili da affrontare per il sistema sanitario messo a dura prova dalla lotta al Coronavirus. L'Asp di Vibo ha dovuto, infatti, impostare una riorganizzazione straordinaria che ha compromesso le normali attività sia all'interno dell'ospedale che nella medicina del territorio. Tutto ciò ha compromesso l'erogazione delle normali prestazioni. Oggi i pazienti si trovano, infatti, a dover fare i conti con liste d'attesa infinite e sono alla ricerca di risposte che rischiano di arrivare troppo tardi. Reparti, ambulatori bloccati e prestazioni non erogate stanno ritardando diagnosi che potrebbero compromettere ulteriormente lo stato di salute dei pazienti, soprattutto dei malati cronici che hanno necessità di effettuare controlli periodici.

Sono slittati, infatti, tutti gli interventi programmati e così le visite specialistiche fissate a marzo e aprile. Ma quel che accade non è solo questo, infatti, molti pazienti che avevano l'appuntamento prenotato durante il lockdown non sono ancora stati contattati dall'azienda (che nelle scorse settimane aveva parlato di un arretrato di circa 17mila visite). In questo modo, non solo si creano lunghe liste d'attesa per gli utenti che dovranno recuperare l'appuntamento saltato, ma anche per quanti devono prenotare. L'Asp ha preventivato di concludere le liste pregresse nell'arco di circa 6 mesi, senza però calcolare che luglio e agosto sono mesi di “fermo”, in quanto molti medici vanno in ferie. É già capitato, infatti, che utenti prenotati a causa dell'assenza del medico, hanno dovuto rimandare la visita specialistica. «La cosa strana e paradossale - commenta un paziente - è che se gli utenti non si presentano all'appuntamento devono pagare la penale, se è invece il medico a dare forfait tutto va bene». E così tante persone vivono nell'incertezza, in attesa che arrivi il prima possibile il giorno della visita. Pesantissimi gli effetti anche in termini di prevenzione delle malattie oncologiche. Anche qui, si registrano ritardi, con esami bloccati e prenotazioni slittate. Le nuove diagnosi di cancro, i controlli dopo la prima visita, le biopsie, le colposcopie e quant'altro registrano notevoli ritardi, nonostante la buona volontà di medici e infermieri.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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