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Maltrattamenti in famiglia a Lamezia, arrestato un pregiudicato 30enne

La polizia di Lamezia ha arrestato un pregiudicato lametino B.V., 30 enne., accusato di avere maltrattato la compagna convivente V.K., con percosse e minacce, costringendola, “segregata” in casa, ad una convivenza difficile e tortuosa, alla presenza di figli minori, uno dei quali collocato da tempo anche in una casa famiglia.

Alla donna, sin dai primi anni di convivenza, veniva imposto l’isolamento in casa, impedito ogni contatto con l’esterno e con il divieto di tenere qualsiasi rapporto con la sua famiglia di origine.
Nel 2017 una volante di polizia è intervenuta per la prima volta dopo che il 30enne aveva prelevato con la forza la figlia minorenne contro la volontà della madre.

Nel 2018, la polizia è intervenuta nuovamente per sedare un violento litigio tra i due scaturito da motivi di gelosia. In quell’occasione la donna è stata colpita al capo con una bottiglia in vetro per poi essere percossa anche mentre era a terra, dove veniva colpita nuovamente alla testa con una pietra, procurandole lesioni personali.

V.K., durante gli anni di questa difficile convivenza, è stata costretta dall’indagato a consumare rapporti sessuali sotto la minaccia anche di un coltello ed in un caso la stessa veniva pure colpita alla schiena. Ogni volta che la donna riusciva a trovare riparo, allontanandosi da casa presso quella dei suoi genitori, veniva perseguitata e minacciata di morte (minacce estese anche ai suoi famigliari) mediante continue telefonate e messaggi, anche a mezzo social network.

Lo scorso 28 giugno 2020, l’ultimo litigio tra i due conviventi: B.V. puntava un coltello da cucina al viso a V.K., azione che veniva interrotta solo dalle urla disperate della donna. Dopo accurate indagini, l'uomo è stato arrestato e condotto in carcere.

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