Tempo scaduto per trattative mai davvero decollate e per la consegna dei libri ai bambini che frequentano la scuola primaria scatta l'ora della cauzione. Dopo un mese di luglio trascorso a rincorrere garanzie certificate sul rimborso delle cedole scolastiche, i librai di Catanzaro hanno rotto gli indugi ufficializzando una decisione che definiscono «non più rinviabile». A poco più di un mese dal ritorno sui banchi, d'altronde, i loro depositi sono ancora tutti vuoti. Il rischio è che i bimbi non abbiano in tempo i libri da riporre negli zaini. Da qui l'accensione del semaforo verde per una corsa contro il tempo che quest'anno chiama in partita anche i genitori. Cambi dirigenziali a Palazzo De Nobili da un lato e incertezze legate all'emergenza Covid dall'altro, in effetti, hanno rotto storici equilibri intavolando un braccio di ferro che non ha più gli spazi per tentare una risoluzione “bonaria” della questione.
In sostanza, saranno i genitori ad anticipare il costo dei libri che dalla prima alla quinta può variare dai 20 ai 50 euro per alunno, ma che per i librai si traduce in investimenti di migliaia di euro. Questo il contesto che ha spinto le librerie dei Tre colli, impegnate in un servizio che produce guadagni risicati e a conti fatti serve soltanto per fidelizzare i clienti, a non accollarsi il rischio di rimborsi che nessuno sa davvero quando saranno erogati. I librai avvertono l'assenza di linee guida certe e sembra essere questo l'amaro distinguo che allontana la risoluzione dell'arcano. L'affannosa ricerca di un confronto con il Comune e il tempo che corre spedito verso Ferragosto, data che segna l'avvio della consegna dei libri, dunque, sono i due estremi di un elastico che, salvo colpi di scena che i librai auspicano ancora, ma nei quali sembrano non credere affatto, appare spezzato.
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