Violenze e maltrattamenti nei confronti della ex compagna. Sono queste le accuse nei confronti di S.F., 39 anni, arrestato dagli uomini del commissariato di polizia di Catanzaro Lido.
Lo scorso 12 agosto la vittima ha raccontato di un'aggressione avvenuta il giorno precedente da parte dell'uomo che l'aveva raggiunta sul luogo di lavoro e l'aveva strangolata fin quasi a soffocarla, intento che però non riusciva a causa dell'intervento del datore di lavoro della ragazza, che costringeva l'aggressore a mollare la presa.
La donna era stata curata al pronto soccorso e giudicata guaribile in sette giorni. La stessa sera, il trentanovenne, insieme a uno zio e a un cugino, avrebbe aggredito il fratello della donna nel locale gestito dall'uomo. Anche in questo caso, la vittima era stata curata in pronto soccorso con una prognosi di sette giorni. I tre erano stati denunciati per questo episodio per il reato di lesioni personali aggravate in concorso.
Nella denuncia della donna è stata ricostruita la relazione intrattenuta con l'uomo per circa venti anni, con la nascita di un bambino. Quindi, la fine della relazione avvenuta un anno prima. Da quel momento, per la donna, sono cominciati i problemi, in quanto S.F. non ha accettato la situazione ed ha iniziato a perseguitarla con numerosi messaggi ingiuriosi, ma soprattutto minacciosi. Inoltre, l'uomo controllava gli spostamenti e i contatti della donna, monitorava il suo telefono cellulare ed il suo computer e faceva installare un registratore nella sua abitazione. Alla donna sono stati inviati anche messaggi contenenti minacce di morte. Tutte circostanze che hanno fatto scattare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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