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Vicino alla cosca Farao-Marincola di Cirò Marina: sequestro di beni per un boss

Sequestro da 200 mila euro a carico di Vincenzo Santoro, accusato di far parte della cosca di ‘ndrangheta Farao-Marincola, di Cirò Marina.

Una operazione degli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Cosenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia.

Santoro fu coinvolto nel processo Stige, in cui fu condannato 17 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, tentata estorsione, tutti aggravati ai sensi dell'articolo 416bis.

In particolare, nella cosca Farao-Marincola Santoro è indicato come il controllore di tutto l’altopiano silano, occupandosi anche del sostegno ai latitanti, con compiti di controllo e coordinamento di coloro che gestiscono gli appalti boschivi pubblici e privati, tenendo i rapporti con le diverse organizzazioni criminali del territorio.

Le indagini patrimoniali svolte dalla guardia di finanza hanno evidenziato che Santoro e i componenti del suo nucleo familiare non avrebbero prodotto redditi e adeguate risorse economiche per sostenere il valore di alcuni beni acquisiti: 3 immobili a Mandatoriccio (CS).

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