Si sono disperse nei mille rivoli della giustizia lumaca le accuse mosse agli imputati coinvolti, otto anni fa, nell'inchiesta “Acqua sporca” che, all'epoca, portò al sequestro di ben 57 apparati idrici calabresi e dell'invaso dell'Alaco che rifornisce acqua a un terzo della popolazione calabrese. A due anni dall'apertura del dibattimento - solo nel 2016 il rinvio a giudizio di 16 imputati e la prescrizione (abuso d'ufficio) per gli altri mentre diversi ex sindaci del Vibonese erano stati già prosciolti - a mettere la parola fine al processo è stata l'intervenuta prescrizione. Il Tribunale collegiale di Vibo, pertanto, ieri ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di numerosi indagati tra cui il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo in quanto ex presidente del consiglio d'amministrazione della Sorical. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.