I rimborsi per i buoni libro tenuti in ostaggio da una monetina del valore di due euro. A tanto ammonta il valore del bollo elettronico non versato con F24 dai librai che per mesi ha impedito al Comune di erogare alle librerie i fondi che gli 11 soggetti accreditati hanno anticipato lo scorso anno per garantire agli alunni meno abbienti delle scuole medie e superiori di poter comunque studiare sui loro libri di testo.
Giovedì la Pec che in fretta e furia ha fatto scattare l'F24 day con la corsa a quel bollo che blocca ogni possibilità di sanzione da parte dell'Agenzia delle entrate e pone i librai a un passo dall'accredito che ridarà ossigeno alle loro finanze. È il valore dei soldi che non ci si aspetta, il peso dei dettagli che sorprende e così accade che la realtà superi la fantasia premettendo che un paradosso dalla cifra grottesca consenta alla burocrazia di tenere sotto scatto le esigenze di tanti lavoratori e delle loro famiglie.
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