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Botte e umiliazioni agli alunni: rinvio a giudizio per due maestre e una bidella di Lamezia

Il Gup di Lamezia Terme, Rossella Prignani, all’esito dell’udienza preliminare di oggi, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti delle maestre Rosina Coccimiglio (con avvocato Antonio Larussa) e Caterina Criniti (con l’avvocato Massimiliano Carnovale) e della collaboratrice scolastica Maria Pulice (con l'avvocato Salvatore Cerra)

Rosina Coccimiglio e Maria Pulice sono accusate di avere maltrattato i bambini che frequentavano la scuola dell’infanzia “S. Gatti” plesso “Donnamazza” di Lamezia Terme con atti vessatori, violenti ed intimidatori fino a umiliare i piccoli alunni.

Caterina Criniti è accusata di falso ideologico in atto pubblico per avere, in concorso con la Coccimiglio, falsamente attestato, nel registro di classe, la presenza di alcuni alunni in realtà assenti e, in altri giorni, l’assenza di alunni in realtà presenti.

Le indagini dirette dal pm Manuela Costa, e condotte dal commissariato di Lamezia Terme, hanno consentito di accertare, con l’ausilio di intercettazioni ambientali e videoriprese, che la maestra Coccimiglio e l’ausiliario scolastico Pulice sottoponevano i piccoli che frequentavano quell’asilo a violenze ed umiliazioni.

I piccoli inoltre venivano costretti a stare al sole davanti alla finestra o con la faccia rivolta al muro, intimando loro di non raccontare quanto accadeva in classe ai loro genitori, oppure venivano colpiti con schiaffi alla nuca, schiaffi sulle mani o sul sedere, afferrati per un braccio e trascinarti violentemente, venendo definiti “tutti cani” dalle maestre.

Nel processo si sono già costituiti parte civile i genitori dei piccoli alunni, con gli Avvocati Aldo Ferraro, Valentina Falvo, Renzo Andricciola, Lucio Canzoniere, Graziella Astorino, con la costituzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca quale responsabilità civile per le condotte delle imputate.

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