Sono accusati di omicidio colposo e omessa vigilanza nei confronti del musicista Francesco Morrone (Frank Morris) i cinque sanitari del Pronto soccorso dell'Annunziata che il giudice Manuela Gallo ha rinviato a giudizio - su istanza della Procura e del legale di parte civile, l'avvocato Massimiliano Coppa - al termine dell'udienza preliminare. Il corpo senza vita del musicista rock venne trovato all'alba del 10 giungo del 2017. Il cadavere era riverso sull'asfalto della strada interna che passa sotto il Dea. Il cinquantenne è morto dopo un volo di circa quindici metri. Inizialmente si pensò a un suicidio.
Il chitarrista era ricoverato nel reparto di Medicina d'Urgenza del nosocomio bruzio. Era stato condotto lì dai responsabili della comunità terapeutica “Regina Pacis” di Torano Castello. Nella struttura Morrone stava scontando una pena alternativa al carcere. Venne disposto il trasporto in ospedale a causa di alcune crisi. La mancanza di posti nel reparto di Psichiatria rese necessario il ricovero nell'Obi al primo piano sopra al pronto soccorso. L'ipotesi del suicidio, però, sin dall'inizio non convinse i famigliari. Nel registro degli indagati vennero iscritti 7 sanitari. Chiuse le indagini il gup, Manuela Gallo, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti di cinque sanitari. Il processo inizierà il 15 aprile.
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