Nonostante l'ordinanza di divieto di dimora notificata appena qualche ora prima al sindaco Nicola Malta, finito nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, denominata “Urbi et Orbi” sula corruzione al Comune di Olivadi, la seduta di consiglio comunale, ieri mattina si è tenuta regolarmente. Il primo cittadino che per il momento resta in carica, perché evidentemente non ha ritenuto di dimettersi, ha presieduto l'assemblea in videoconferenza. Ovviamente si è trattato di una seduta molto seguita, insolita per certi aspetti, perché è andata a coincidere con il provvedimento notificato dai carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura che a Olivadi sono arrivati in municipio ieri di buon mattino assieme a quelli del Comando provinciale di Catanzaro.
Ad incastrare il sindaco una denuncia presentata qualche anno addietro alla Procura della Repubblica di Catanzaro dove viene messo in evidenza il comportamento del primo cittadino finalizzato a favore qualche impresa edile del luogo. Il sindaco Nicola Malta eletto nel mese di giugno del 2017 a capo della lista civica “Uniti per la Rinascita”, è accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato.
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