Un disagio che doveva essere contenuto in 24 ore. Ma quando è di acqua che si parla a Vibo, la cautela - a quanto pare - non dovrebbe mai essere troppa. Così di giorno in giorno, di guasto in perdita, di serbatoio in serbatoio, di normalità ancora ieri non si poteva parlare, considerato che nelle case i rubinetti erano a secco. Quanto basta, insomma, dopo quattro giorni, per far sì che la rabbia iniziasse a farsi sentire, soprattutto nel rione Carmine, in località “Orto libero”, su corso Umberto e in alcune zone di viale Affaccio. Queste le aree “rosse” dove di acqua non se n'è vista o se ne è vista poca - così come altri disagi sono stati segnalati in diversi altri quartieri soprattutto ai piani alti dei condomini. Ergo, un'altra giornata di ordinario caos per il capoluogo dove lo scorso mercoledì la Sorical aveva annunciato il fermo dell'erogazione idrica, per consentire l'effettuazione di diversi interventi sia sulla rete di grande adduzione e sia sulla rete comunale.
In tal senso, era seguita l'ordinanza del sindaco Maria Limardo che aveva disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. La rassicurazione era, però, che nella stessa giornata Sorical prevedeva la riattivazione dei serbatoi. Fatti i lavori, tuttavia, l'intoppo non si è fatto attendere e, a causa di un guasto, infatti, era stato impossibile ripristinare l'erogazione dell'acqua.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro
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