Si spengono le luci ed è come se si spegnesse Vibo. L'orologio segna le ore 18. Troppo presto per andare a dormire, ma ormai troppo tardi per una passeggiata da quando ristoratori, pasticceri, titolari di bar e locali notturni, sono costretti ad abbassare le loro saracinesche.
Il coro è univoco: «Siamo al collasso! Non abbiamo ancora finito di pagare i debiti per l'adeguamento dei locali alle misure anti-covid e arriva un'altra stangata, sempre alle stesse categorie».
Per altro secondo gli operatori del settore, con l'inasprimento delle misure a carico dei pubblici esercizi, si vanno a colpire imprese che non possono essere assolutamente considerate luoghi particolari di diffusione del virus.
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