A Drapia, centro del Vibonese, si stanno vivendo momenti di apprensione perché una delle due persone contagiate nelle ultime ore dal coronavirus è una pediatra.
A confermarlo le istituzioni sanitarie locali, che hanno precisato, comunque, che il medico ha effettuato le visite a domicilio nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza anticovid tutelando l’incolumità dei pazienti e la propria mettendosi subito in quarantena nel momento in cui ha appreso dell’esito del tampone cui è stato sottoposto.
Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale, guidato dai dottori Pino Rodolico e Antonio Demonte, sta tracciando tutti i contatti avuti dal medico nelle ultime due settimane. Il sindaco, Alessandro Porcelli, pur ammettendo che «la situazione è delicata», invita i suoi concittadini alla calma.
«La situazione - dice - è monitorata costantemente ed è in corso lo studio della catena dei contatti. È fortemente consigliato, comunque, uscire di casa solo se strettamente necessario. Evitiamo qualsiasi occasione che possa configurare un possibile pericolo. Le autorità sanitarie competenti stanno attivando tutte le misure necessarie. Sappiamo bene che l’Asp sta lavorando in modo encomiabile e senza sosta su questo fronte, ma mi auguro di avere presto altre notizie in merito sui due casi visto che allo stato siamo sforniti di comunicazioni ufficiali più approfondite da poter fornire alla comunità, che giustamente chiede di essere informata».
Intanto nel Vibonese aumentano i casi: tre a Cessaniti (che si aggiungono al positivo reso noto ieri), 1 a Mileto, 1 a Pizzo, 1 a Caroni di Limbadi dove è stata chiusa la scuola primaria dopo il tampone positivo di un collaboratore scolastico.
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