L’attivo parroco di Capistrano, Antonio Calafati, in tempi da record, ha ottenuto un finanziamento di circa cento mila euro per un intervento conservativo della struttura esterna della chiesa madre, a fare predisporre il progetto, ad appaltare e, in occasione del suo 32esimo anniversario di parroco di Capistrano, coinciso con il primo novembre scorso, a fare iniziare i lavori, rendendo felici anche i propri parrocchiani, e non solo.
I lavori in corso prevedono il restauro conservativo con interventi puntuali di riparazione delle parti ammalorate con la tecnica dello “scuci e cuci” della muratura preesistente della torre campanaria e degli intonaci ammalorati delle aree dei prospetti della chiesa, con successiva tinteggiatura. Padre Antonio avrebbe voluto anche sopraelevare la torre campanaria, ma gli è stato negato dalla Soprintendenza delle belle arti.
L’esecuzione dei lavori è stata affidata dal parroco Calafati alla ditta Edile Carrà Domenico con contratto del settembre scorso avverso l’importo di 88.783 euro, oltre altri 8.947 euro per oneri di sicurezza. L’ultimazione dei lavori è prevista per il primo agosto 2021. Giusto in tempo per lo svolgimento delle feste della Madonna della Montagna (seconda domenica di agosto) e di San Rocco (seconda domenica di settembre) che, oltre ad essere le più importanti, sono, per tradizione secolare, giornate di fede pura ed anche di promozione e formazione spirituale e di sana socializzazione aggregativa.
Padre Antonio Calafati è particolarmente amato e stimato in Capistrano, ed anche nei paesi vicini, oltre che per il suo semplice modo di vivere e per la sua ventata di rinnovamento nella catechesi e nelle varie attività pastorali, per avere realizzato una molteplicità di opere, che, inizialmente, erano impensabili in così breve tempo.
Fra queste: sistemazione, ammodernamento ed abbellimento della Chiesa matrice e di quelle del Purgatorio e di Nicastrello, sostituzione nelle tre chiese delle vecchie finestre con vetrate istoriate con scene sacre, sostituzione del portone centrale e delle due porte laterali di legno della Chiesa Madre con altri istoriati di bronzo del maestri Giuseppe Farina, restauro (sotto la direzione della Soprintendenza Belle Arti) delle numerose e antiche statue di legno policromo delle tre Chiese, delle ottocentesche e bellissime pitture murali del Battesimo di Gesù (con rifacimento attribuito a Renoir) e della Samaritana e della Maddalena, Statua di Cristo Redentore e delle Stazioni della Via Crucis (lungo Via Montagna), grande orologio (collegato alla torre campanaria per il suono delle ore e mezze ore) all’esterno della facciata della Chiesa, Concerto di Campane, Coro Parrocchiale, “Casa parrocchiale” con annessi locali per la azione cattolica, rifugio Emmaus con aree pic-nic e sportive nella zona montana per accogliere bambini, giovani ed anziani. Ed altro ancora.
Tante opere sarebbero ancora previste dal parroco Padre Calafati, fra cui il restauro conservativo della struttura lignea del maestoso ed artistico altare maggiore nella cui nicchia è intronizzata, dal 1758, la stupenda statua lignea policroma della Madonna della Montagna, tanto particolarmente festeggiata e venerata in Capistrano che le centinaia di emigrati capistranesi, fin dagli anni Cinquanta, hanno trasferito il culto sia a Melbourne che a Toronto, facendosi costruire, in Italia, copia della statua che festeggiano e portano in processione oltreoceano, tramandando il culto ai loro discendenti e inculcandolo ai loro nuovi parenti ed amici.
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