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Disabile "prigioniera" in casa a Davoli, l'appello dei parenti: «Qualcuno ci aiuti»

A renderla prigioniera prima che la sua disabilità è l'indifferenza. La storia di Anna Sangiuliano, 64 anni, parte dalle richieste di aiuto mai ascoltate dalle istituzioni e dall'appello dei fratelli a non essere lasciati soli.

Costretta dal 2010 su una carrozzina la donna, originaria di Soverato e residente a Davoli, a fatica si sposta all'interno dell'abitazione della sorella che l'ha accolta dopo la morte del figlio e del marito, ma le scale per lei sono terra proibita. La disabilità è infatti soltanto uno dei tanti problemi: la casa in cui vive si trova su un piano rialzato per raggiungere il quale deve superare tre ripide rampe di scale.

«Devono aiutarla almeno due persone per superare le barriere architettoniche - spiega il fratello Salvatore - spesso lo fa mia sorella Elisabetta aiutata da qualcuno. Le rampe di scale sono tre e l'unico modo per fare uscire Anna è quello di sollevarla sulla carrozzina. Una fatica immane sopratutto per una donna».

L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.

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