Il gup distrettuale Claudio Paris, su parere favorevole del pm, ha "alleggerito" la posizione di venti imputati coinvolti nel maxiblitz Scott Rinascita dello scorso 14 dicembre, dichiarando la cessata efficacia della misura cautelare per alcuni capi d'imputazione. Ciò però non cambia di molto la situazione in quanto - precisa il gup - tra gli imputati "quelli detenuti lo sono e restano tali per altri titoli detentivi applicati nell'ambito del procedimento, trattandosi dunque di declaratoria di inefficacia meramente formale ed irrilevante ai fini dell'esecuzione".
In particolare la decisione, oltre all'avvocato Francesco Stilo, riguarda: Giuseppe Antonio Accorinti (alias Scimusca) , capobastone di Zungri; Vincenzo Barba (noto come il Musichiere) di Vibo; Luca Belsito di Sant'Onofrio; Domenico Camillò (detto Mangano), Michele Camillò, Gaetano Antonio Cannatà (alias Sapituttu), Carmelo Chiarella e Luigi Federici, tutti di Vibo; Onofrio D'Urzo di Sant'Onofrio; Pasquale Gallone di Nicotera; Giovanni Giamborino di Vibo (frazione Piscopio); Saverio Lacquaniti (detto Caramella) di San Gregorio d'Ippona; Michelo Bianco (alias Satizzu), Orazio Lo Bianco, Domenico Macrì (detto Mommo), tutti di Vibo; Paolo Petrolo di Sant'Onofrio; Vincenzo Punturiero, Giuseppe Alessandro Tomaino, entrambi di Vibo e Francesco Ruffa di San Gregorio d'Ippona.
Al contempo considerato che il prossimo 20 novembre è prevista la scadenza dell'efficacia anche per altri otto imputati, non potendo intervenire in tempo utile il decreto dispositivo del giudizio, il guip dichiara la perdita di efficacia delle misure cautelari, sempre relativamente ad alcuni capi d'imputazione, anche nei confronti di Antonio Ruggiero, dell'ex consigliere comunale Alfredo Antonio Lo Bianco, di Giovanni Lenza, Domenico Rosario Aiello e Orazio Lo Bianco, tutti di Vibo; Angelo Accorinti di Zungri; Mirko Francesco La Grotteria, di San Gregorio ed Elisabetta Lo Iacono di Siracusa.
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