A Vibo Valentia, chiamando l'Azienda sanitaria provinciale, l'unica risposta che ricevi è il “tu-tuu” di un telefono che di empatia non riesce a provarne. Così che ti sia arrivata la notifica dell'App Immuni o che tu abbia avuto un contatto stretto con un positivo o sia rientrato da fuori regione, poco importa. É lì che inizia il dilemma che rimanda all'ormai noto tampone. Ergo, che fare? Pagare, naturalmente.
Perché se l'Asp non risponde, non occorre neanche telefonare ai laboratori privati che, nella corsa al virus, si sono attrezzati. Un'offerta varia in tutte le province calabresi, con l'incognita dei controlli e di linee guida univoche che in Calabria sembrano un mistero, considerato che sull'attendibilità non c'è ancora univocità. Ma tant'è.
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