Reggono anche davanti alla Corte d'Assise d'appello di Bologna le accuse a carico del 55enne Nicolino Sarcone nell'ambito del processo scaturito dall'inchiesta “Aemilia 1992” sugli omicidi dei cutresi Nicola Vasapollo (33 anni) e Giuseppe Ruggiero (35), commessi il 21 settembre e il 22 ottobre 1992, rispettivamente a Reggio Emilia e Brescello. Ieri i giudici di secondo grado felsinei, accogliendo “in toto” la richiesta del sostituto procuratore generale Lucia Musti, hanno confermato per l'imputato la condanna a trent'anni di reclusione che gli era stata inflitta in abbreviato nel 2018. È invece diventata definitiva la pena a otto anni di carcere per il collaboratore di giustizia, Antonio Valerio, coinvolto nello stesso procedimento insieme a Sarcone (detenuto nel carcere romano di Rebibbia) non avendo presentato ricorso in appello. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.