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Scuola, a Crotone e Vibo lezioni in presenza sospese fino al 5 dicembre

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, «in considerazione della fondamentale necessità di assicurare la massima sicurezza ai bambini e ragazzi, ha predisposto una ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole fino al 5 dicembre compreso».

Il provvedimento, che riguarda gli istituti pubblici, è stato adottato in considerazione dell’emergenza epidemiologica in corso. «L'attenta analisi effettuata sui dati attualmente pervenuti rispetto alla diffusione del covid - 19 - si legge in una nota - non consente, allo stato la ripresa della didattica in presenza. La sospensione dell’attività didattica in presenza, si è rivelata, tra l’altro elemento di contenimento della diffusione del coronavirus. Particolare attenzione si è rivolta ai servizi per l’infanzia da 0 a 3 anni. L’assessore ai Servizi Sociali Filly Pollinzi ha avuto un costante confronto con Uni Nidi, l’associazione che si occupa degli asili nido in città, ed in linea con quanto previsto dal DPCM 3 novembre 2020, si è concordato, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza l’attività in presenza, presso gli asili nido privati, per questa specifica fascia di età. Allo stesso modo, in linea con il disposto del DPCM, si demanda all’autonomia delle istituzioni scolastiche lo svolgimento della didattica in presenza per alunni con diversa abilità».

Stesse disposizioni anche a Vibo Valentia, dove il sindaco Maria Limardo, «in base alle informazioni - è detto in un comunicato - confermate dal Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale ed a causa del permanere dello stato di criticità della situazione epidemiologica in atto», ha deciso di prorogare fino al 5 dicembre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

«Purtroppo l’attuale situazione sanitaria - ha detto il sindaco - mi ha indotto a prorogare il provvedimento di chiusura delle scuole anche sulla base della considerazione che le scuole cittadine sono frequentate da alunni provenienti dall’hinterland per cui è veramente difficile attuare un monitoraggio ed un’attività di controllo capillare e minuziosa. Di fronte a questa situazione, caratterizzata da incertezza e da molte variabili, mi sono determinata in tale direzione a tutela della salute pubblica».

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