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Coronavirus a Vibo, è subito polemica sulla riapertura dei negozi

Social scatenati dopo che un’auto, dotata di megafono, ha inviato i cittadini ad uscire per effettuare gli acquisti natalizi

Corso Vittorio Emanuele III dall'alto

Dalla zona rossa a quella arancione il passo è stato breve. E sono bastate poche ore per capire che più di qualcuno avesse scambiato l’allentamento dei divieti con un ritorno alla normalità.
È accaduto nel pomeriggio di domenica. Con addirittura un’auto dotata di megafono pronta ad invitare i cittadini ad uscire per effettuare gli acquisti natalizi, dopo la riapertura di alcuni negozi, nella fattispecie, quelli di Corso Vittorio Emanuele. Un modo per ridare linfa – avevano fatto sapere i commercianti – al cuore pulsante della città, ora che i centri commerciali sono chiusi. Insomma, far rivivere ciò che sembrava lentamente morire ancor prima dell’emergenza Covid.

Ebbene, ascoltare chi ad alta voce esortava le persone ad uscire di casa per riversarsi nei negozi ha fatto accapponare la pelle a più d’uno. E allora c’è stato chi ha deciso di uscire dal guscio ed utilizzare i social nel tentativo di fermare gli assembramenti. «La mia famiglia vive di commercio – ha scritto qualcuno sui social – ma credo che responsabilità e sensibilità istituzionale siano un’altra cosa». E ciò a prescindere dalle bandierine da sventolare, se quelle dell’allarmismo o del negazionismo imperante che ormai sembra farla da padrone. Addirittura, qualche operatore sanitario ha rotto gli indugi e sempre dai social ha tuonato: «È da incoscienti pensare di poter dire ai cittadini di uscire, passeggiare, comprare». I morti continuano d’altronde in serie e il territorio provinciale sta attrezzando nuovi ospedali per malati Covid.

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