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Vibo, comparto della moda al collasso. "Le istituzioni ci aiutino"

Antonella Petracca, presidente di Federmoda, lancia un appello al sindaco Maria Limardo

Corso Vittorio Emanuele III dall'alto

L'epidemia di coronavirus è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un settore già allo stremo, un tunnel senza via d'uscita per il settore del commercio della moda a Vibo Valentia. Decine di attività sospese, serrande abbassate ed un grigiore sempre più invadente nel salotto buono del capoluogo di provincia vibonese.

E' da questi assunti che Antonella Petracca, presidente di Federmoda Vibo Valentia, ha deciso di scrivere direttamente al sindaco Maria Limardo.

"Egregio Sindaco,

Le scrivo questa lettera aperta in quanto la responsabilità del mandato che ricopro mi spinge ad appellarmi alla Sua sensibilità e a porre la Sua attenzione su un comparto, quello della moda, importantissimo per il territorio.

Vibo Valentia non può più aspettare, le imprese sono stremate da questi mesi difficili, con la pandemia che ha aggravato l’effetto del calo dei consumi in atto già da anni!!!

Lo sconforto delle piccole attività presenti sul territorio, delle famiglie che di esse si sostentano, è grande, ci si sente abbandonati a sè stessi e tale situazione non è più sostenibile.

Premettendo che la salute pubblica è priorità di tutti noi, sono necessarie adeguate misure di sostegno in assenza delle quali il rischio chiusura delle  piccole e medie imprese è dietro l’angolo: imprese afflitte da fitti che incombono, da bollette da saldare, tributi comunali, da strisce blu non sospese, debiti nei confronti dei fornitori per le rimanenze di magazzino dovute al lockdown e, non ultimo, dalle spese sostenute in anticipo per la stagione corrente.

Episodi come quello dell’imprenditrice costretta a “barricarsi” fra le mura della propria attività, devono essere scongiurati in futuro e ciò può avvenire solo con l’aiuto delle Istituzioni, che devono tutelare tutte le categorie al fine di evitare di “cadere” nella trappola di approfittatori!

La situazione, già di per sé pesante, viene ulteriormente aggravata dall’assenza di un Assessore alle Attività Produttive, che possa interpretare al meglio le esigenze delle imprese, garantendone appieno i diritti.

Facendo poi riferimento alla riunione tenutasi in data 06.12.2019 presso la sala giunta del Comune, si richiama all’impegno assunto dallo stesso vice sindaco Primerano, per conto dell’amministrazione comunale, teso alla realizzazione di un piano di sviluppo del commercio nel centro urbano ed all’impegno di indire altro incontro al fine aggiornare gli operatori economici sui progressi fatti.

Incontro che la sottoscritta ha più volte sollecitato, ma ad oggi mai avvenuto.

Non si può più indugiare. È tempo che le istituzioni si rendano conto dei gravi danni subiti dai negozi di moda che vivono di collezioni stagionali ed hanno investito ingenti capitali in prodotti che oggi sono fermi sugli scaffali.

Aspettiamo, quindi, fiduciosi, interventi adeguati a breve scadenza".

 

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