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Erosione costiera a Tropea, un cavillo blocca i lavori da due anni

Un “cavillo” burocratico tiene bloccati i lavori, per oltre un milione e mezzo di euro, necessari alla realizzazione di quelle opere diventate impellenti nel contrasto all’erosione costiera che sta divorando quel che resta della spiaggia di Tropea. Un patrimonio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Da oltre due anni, anche per la modifica del codice degli appalti, si è assistito ad un logorante braccio di ferro tra la Regione, ente finanziatore del progetto, e la ditta appaltatrice che non aveva ancora presentato la relazione di caratterizzazione della sabbia da utilizzare per il ripascimento dell’arenile.
A questo tira e molla, che ha penalizzato il settore turistico tropeano, il sindaco Nino Macrì ha reagito con forza per far riaprire il cantiere. «Da mesi – ha sottolineato il primo cittadino – non faccio altro che telefonare agli uffici regionali per chiedere il riavvio dei lavori che erano iniziati, ma che l’Ente ha immediatamente bloccato per “cavilli” burocratici, forse, in via di soluzione proprio in questi ultimi giorni. Gli interventi per la messa in sicurezza della spiaggia vanno immediatamente completati».

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