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Crotone, il prefetto Tombesi lascia dopo un anno: “Gestione segnata dalla pandemia”

Il periodo trascorso in Ca,labria è stato condizionato dall’emergenza sanitaria e dall’alluvione

Tiziana Tombesi lascia dopo un anno
Il prefetto Tiziana Tombesi, da poco più di un anno alla guida dell'Ufficio territoriale del Governo, lascerà a breve il suo incarico perché sarà collocata in quiescenza. Durante il suo mandato a Crotone, la dottoressa Tombesi si è trovata a dover gestire importanti vicende a cominciare dal commissariamento della città capoluogo, per finire all'emergenza pandemica ed al recente evento alluvionale.

Il saluto

«Il 19 dicembre concluderò il mio mandato a Crotone per aver terminato il mio percorso all’interno dell’Amministrazione. L’emergenza sanitaria mi impedisce di salutare nei modi consueti», ha dichiarato, «ma avverto comunque la necessità ed il piacere di ringraziare tutti coloro con i quali ho condiviso questa straordinaria esperienza professionale e ovviamente, l’intera comunità crotonese.
Questo anno difficile e complicato è trascorso in un soffio. A questo territorio, colpito dall’emergenza sanitaria e da ultimo, dagli eventi alluvionali dei giorni scorsi, piegato dalla crisi economica endemica, va un affettuoso pensiero, volto ad abbracciare la città e l’intera provincia che sta affrontando le emergenze tra incertezze e voglia di fare.
Nel lasciare la Prefettura di Crotone mi torna alla mente lo stato d’animo con il quale accolsi l’incarico.
Entusiasmo, passione e determinazione tutti sentimenti che mi hanno accompagnato in questo anno e che si sono rafforzati esercitando le funzioni di Prefetto di questa provincia. Ho imparato a conoscerla ed apprezzarne le bellezze naturali, lo straordinario retaggio culturale, ma anche quel sottile senso di rassegnazione alle sconfitte che hanno caratterizzato questo territorio e che rendono faticoso far emergere la giusta volontà di riscatto».

Mesi delicati per via delle emergenze

«Non è semplice tracciare un bilancio di quanto fatto», sottolinea la Tombesi, «in un anno caratterizzato da una emergenza fino a oggi sconosciuta e logorante, cercando di dare risposte alle domande dei cittadini e degli amministratori, offrendo dialogo ed ascolto in uno spirito di leale e profìcua collaborazione, fattore indispensabile per perseguire l’interesse generale e ricostruire la fiducia nelle istituzioni. Spero sia stata concreta e tangibile la percezione che ho voluto trasmettere di una amministrazione spinta verso obiettivi di efficienza, sempre rivolti al perseguimento del bene comune. Momenti di indelebile condivisione istituzionale rimarranno impressi nella mente, con le componenti istituzionali, sociali ed economiche della provincia. Rivolgo a loro il mio cordiale saluto e ogni augurio sincero per il proseguimento della loro azione sul territorio convinta, come sono, che solo etica, correttezza e leale collaborazione potranno assicurare un futuro profìcuo a questa splendida terra ed ai suoi abitanti. Saluto e ringrazio i vertici delle forze dell’ordine. Voglio ringraziare particolarmente il  procuratore della Repubblica per la sintonia istituzionale che si è tradotta in iniziative sul piano della prevenzione generale dei reati alimentate da una analisi condivisa dei fenomeni criminali.
Al vescovo della diocesi di Crotone e Santa Severina un pensiero di profonda gratitudine per l’assidua attenzione con la quale ha sempre corrisposto alle mie richieste di aiuto nella ricerca di soluzioni ai problemi di questa Comunità. Devo a Crotone il non essermi sentita sola in questo anno di distanziamento, né sul piano istituzionale né personale e di aver conosciuto persone di spessore ed umanità che hanno voluto onorarmi della loro disponibilità, gentilezza e rispetto e in particolare al personale della Prefettura, ed ai colleghi infaticabili e preziosi, va il mio più sincero ringraziamento per essersi sempre spesi sacrificando se stessi e i propri affetti in una struttura lasciata colpevolmente, spesso sola. Rivolgo i miei saluti ai titolari e responsabili degli Uffici pubblici, sia statali che locali, al  presidente della Camera di Commercio, agli esponenti delle categorie economiche imprenditoriali, produttive, alle organizzazioni sindacali, alla Croce Rossa italiana, alla Caritas diocesana, alle numerose associazioni ed ai tanti comitati presenti in provincia».

Un abbraccio virtuale

«A questa terra ricca di umanità», conclude, «proverbialmente ritratta come schiva e riservata, ma nella realtà accogliente resto non poco debitrice in termini di arricchimento professionale ed umano e formulo a tutti un caloroso saluto e un sincero augurio per un futuro promettente e sereno. Serberò sempre un caro ricordo di questa splendida terra, bisognosa di riappropriarsi del ricordo dei suoi antichi fasti, portandola nel cuore».

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