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Vibo, l'assistenza ai disabili c’è solo sulla carta

Il Comune continua a non garantire le figure professionali che devono seguire gli alunni

Nonostante gli incontri al Comune e gli impegni i bambini sono rimasti a casa senza assistenza

Resta vuota la sedia preparata dalle famiglie, con bambini affetti da disabilità, all'assistente all'autonomia e alla comunicazione. E così l’assistenza specialistica tanto osannata dal ministro all'Istruzione e dal Comune si è rivelata un bluff. Sono i genitori da casa, rinunciando al lavoro e ai propri spazi, a occuparsi della didattica a distanza per i loro figli. A entrare nel vivo della questione è Enrico Mignolo, presidente dell’associazione “Io autentico” e padre di un bambino autistico. Intanto bisogna chiarire che la delibera di Giunta 221/2020 adottata il 27 novembre e avente ad oggetto “Diritto allo studio- Riparto fondi”, «oltre a non riportare i contenuti condivisi con le associazioni nella conferenza di Servizi tenutasi il 23 novembre nella sede dell’assessorato alla Pubblica istruzione – spiega Mignolo – non è adeguata ai dettami indicati nel decreto del Dipartimento istruzione della Regione n.11152/2020 del 2 novembre 2020 e alle note inviate dalla stessa Regione all'assessorato di competenza». Sulla base di queste contraddizioni le associazioni hanno deciso di inviare all'assessorato comunale all'Istruzione un preavviso di diffida, nel quale si chiede la rettifica della delibera.

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