Un mese prima delle elezioni regionali del 2014 in un bar davanti alla vecchia sede dell’assessorato al Personale allo stesso tavolino si sarebbero trovati l’allora assessore Domenico Tallini e l’avvocato Domenico Grande Aracri. Per gli investigatori dell’Arma, che hanno condotto l’inchiesta Farmabusiness, in quell'occasione il legale cutrese e il politico «si sono messi d’accordo per i veicolare i voti di cui dispone il primo sul secondo». La riunione è il frutto di un lungo lavoro di preparazione di quello che gli inquirenti chiamano “l’uomo della pioggia” di Tallini, l’antennista Domenico Scozzafava. Proprio quest’ultimo svela, a sua insaputa, agli inquirenti i motivi del suo impegno. «Il motivo dell’incontro - annotano i carabinieri - sono le future votazioni regionali». Scozzafava chiarisce anche la necessità di incontrare l’avvocato con una certa fretta, «per evitare che altri soggetti possano avvicinare prima Grande Aracri e far si che i voti che lui controlla (attraverso la ‘ndrina del fratello Nicolino) possono essere dirottati su altre persone che sono arrivate prima a mercanteggiare e inoltre i Grande Aracri possono iniziare a muoversi con un certo anticipo per la raccolta dei voti».
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