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Inchiesta Farmabusiness a Catanzaro, l’intercettazione che getta ombre sul voto degli italiani all’estero

Nei faldoni dell’indagine spuntano anche i legami con il Nord Europa

Il palazzo di giustizia sede della Procura di Catanzaro

Non solo il voto nei quartieri del capoluogo, il clan Grande Aracri e la sua ramificazione catanzarese avrebbero potuto contare su un canale privilegiato per influire anche sulle preferenze espresse dagli italiani all’estero. Il particolare emerge nei 21 faldoni dell’inchiesta “Farmabusiness” culminata con l’arresto dell’ex presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini che dal 19 novembre scorso si trova ai domiciliari con l’accusa di concorso esterno e voto di scambio. Un ruolo da protagonista in questo caso se lo ritaglia Mario Timpano che come tanti suoi conterranei vive in Belgio. Nato a Zagarise, il 62enne risulta titolare di un ristorante a Dilbeek. Eppure sembra non aver mai perso i legami con la sua terra natale. I carabinieri che hanno condotto le indagini hanno registrato diversi contatti con gli esponenti catanzaresi come Lorenzo Iiritano e Pancrazio Opipari (ritenuti elementi di spicco del clan dei Gaglianesi) e con Domenico Scozzafava l’antennista «’ndranghetista fino al midollo» figura centrale dell’inchiesta Farmabusiness.

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