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Catanzaro, dipendenti pubblico impiego in piazza. I sindacati: "Non parliamo solo degli aumenti"

Sotto gli uffici della Prefettura del capoluogo di regione una cinquantina di manifestanti si è ritrovata sotto i vessilli di Cgil, Cisl e Uil per lo sciopero indetto dalle tre sigle confederali

Il meteo inclemente non ha comunque fermato un gruppo di lavoratori del pubblico impiego dallo scendere in piazza, anche a Catanzaro, per manifestare nella giornata di sciopero indetta dai sindacati confederali per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, il mancato piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione e per stimolare l’aggiornamento degli accordi sindacali anche in funzione delle modalità di smartworking introdotte nel corso della pandemia da Covid-19. Sotto gli uffici della Prefettura del capoluogo di regione, dunque, una cinquantina di manifestanti si è ritrovata sotto i vessilli di Cgil, Cisl e Uil.

Talarico: "Momento più opportuno per una serie di rivendicazioni importanti"

A guidare la protesta i rappresentanti dei sindacati Luigi Talarico, reggente Fp-Cisl “Magna Graecia”, Santo Biondo, segretario regionale della Uil e Franco Grillo, segretario generale Funzione Pubblica Area Vasta.
«Crediamo che non ci fosse momento più opportuno di questo per sollevare una serie di rivendicazioni importanti per l’intero comparto - ha detto Talarico -. Non parliamo solo degli aumenti comunque necessari, ma parliamo di innovazione e digitalizzazione del settore pubblico, parliamo di attenzione al settore che ha garantito il funzionamento dello Stato attraverso l’erogazione di servizi essenziali pur tra mille difficoltà».

Biondo: "Non è uno sciopero legato solo agli aumenti"

«Nonostante la pandemia non bisogna rinunciare agli strumenti per manifestare il dissenso su temi e diritti fondamentali - è stato il commento di Biondo -. Nel caso del Pubblico Impiego non si tratta di una presa di posizione inopportuna perché è oltre un anno che si attende il rinnovo di un contratto scaduto. Chiediamo poi al Governo di procedere a modernizzare la Pubblica Amministrazione. Stiamo poi vedendo in questi mesi la carenza di personale sanitario e chiediamo quindi di intervenire con assunzioni specifiche che intervengano anche sull’ormai consueto e annoso precariato. Stesso discorso per la scuola, che spesso non riesce a garantire una didattica efficace. In Calabria poi non si riescono a spendere le risorse europee o non si riescono a dare risposte attraverso i servizi essenziali per mancanza di personale: non è quindi uno sciopero legato solo agli aumenti, comunque giusti».

Grillo: "Più assunzioni nella sanità e ridurre il precariato"

«Questa manifestazione arriva dopo vari tentativi di colloquio con il Governo - ha concluso Grillo - . Ma non è solo legata al rinnovo dei contratti perché il lavoratori pubblici sono stati quelli che attraverso la loro attività hanno consentito di creare meno disagi alla popolazione. E lo hanno fatto in condizioni di sicurezza su cui bisogna intervenire. E poi c’è bisogno di un piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, soprattutto nella sanità e soprattutto in Calabria, e di ridurre il precariato».

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