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Manca la sicurezza, l'appello delle guardie mediche di Crotone

Le richieste sono rimaste inascoltate in questi mesi nonostante le tante mail inviate ai vertici dell’Asp

Le condizioni in cui lavorano le guardie mediche sono indecorose

Senza attrezzature, con arredi vecchi, pareti umide e senza dispositivi di protezione personali. È durissima la denuncia contenuta in una nota dei medici di continuità assistenziale - le cosiddette guardie mediche - che operano nella postazione di Crotone adiacente all’ospedale. «Non c'è alcuna sicurezza, igiene e privacy nell'ambulatorio della Guardia medica di Crotone» sostengono i medici le cui richieste, dicono, sono rimaste inascoltate in questi mesi nonostante le tante mail inviate ai vertici dell’Asp: «Nessuno si è mai degnato di darci una risposta e i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto». Tra i tanti disagi c'è la mancanza di sicurezza dell’ambulatorio che, nonostante sia prossimo all'ospedale «non è monitorato dalle guardie giurate e neppure munito di sistemi di allarme: vi è solo un videocitofono sprovvisto persino di apertura a distanza. Il nuovo ingresso non ha pertanto alcun tipo di sorveglianza notturna, ma viene correntemente adibito come "tettoia di sosta" non solo per i clienti del Cup di giorno, ma anche di notte come zona d’attesa per le persone in fila al pronto soccorso e non raramente diventa porta di accesso e bivacco per soggetti "poco raccomandabili" che spesso nella notte richiedono siringhe e ansiolitici per crisi di astinenza da droghe». Anche le condizioni igieniche vengono definite «penose: manca anche «un lavabo in medicheria, presidio sanitario assolutamente necessario per non contaminare il bagno di uso in comune anche con gli uffici cup. «Abbiamo un arredamento minimo - sostengono i medici - non sufficiente a contenere neppure la strumentazione basilare; pareti unte, polverose, malsane, la presenza costante di formiche nell’ambulatorio, non risolta dalle pulizie; strumentazione medica insufficiente. Persino i termoscan devono essere acquistati dai medici stessi». A tutto questo si aggiunge il numero esiguo di medici in rapporto agli abitanti che riguardano la città di Crotone. La postazione, vicina all'ospedale e con due soli medici in servizio contemporaneo «si trova a dover gestire pertanto non solo gli oltre 65mila abitanti crotonesi, ma anche i numerosi pazienti affluiti dalla provincia per l’ospedale o anche turisti (ai quali non è dedicato alcun servizio di guardia medica turistica). Sarebbe auspicabile - concludono i medici della Guardia medica di Crotone - aumentare il personale impiegato e ammodernare la struttura o, eventualmente, trasferirla in un sede più adeguata»

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