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Catanzaro, i commissari dell'Asp bocciano il personale

Le valutazioni inserite nel Piano triennale della performance. «Produttività e cultura aziendale scarse»

La sede dell'Asp di Catanzaro

«Significativa mobilità in uscita, assenza di una cultura aziendale unitaria, assegnazione finanziaria, personale inadeguato per alcuni profili e produttività non elevata negli ospedali». Sono i principali punti di debolezza con i quali fa i conti la sanità catanzarese racchiusi nel Piano triennale delle performance licenziato dalla commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale fino al 2022. La triade commissariale, guidata da Luisa Latella, appare consapevole anche del fattore anagrafico. Il personale in servizio non è più giovanissimo, ma il futuro non può attendere ed è per questo che tra i traguardi da tagliare emerge una «visione strategica rivolta a sviluppare e consolidare un sistema organizzativo capace di garantire appropriatezza, tempestività, efficacia e qualità dei servizi offerti ai cittadini rispetto al loro bisogni di salute».

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