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Videosorveglianza a Catanzaro, Abramo: attivo da fine estate l'impianto da 150 fra telecamere e lettori targhe

«La città è più sicura grazie alla sinergia con prefettura, questura, Regione e Comune»

Oltre 150 telecamere sono già attive a Catanzaro

«L’impianto di videosorveglianza che mappa l’intero perimetro e le zone più frequentate del capoluogo è attivo dall’estate e ha permesso alle Forze dell’Ordine di ampliare il monitoraggio e il controllo anche in aree che fino a pochi mesi non erano coperte da sistemi di sicurezza. Catanzaro è più sicura». Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo sottolineando come l’ampio ed efficiente sistema da 150 apparecchiature, di cui 75 telecamere e 75 lettori di targhe, «è attivo dalla fine dell’estate ed è stato definitivamente collaudato a fine settembre. Da qualche mese è dunque pienamente operativo il frutto di un lungo lavoro di squadra messo in campo dall’amministrazione comunale con la Prefettura, la Questura e la Regione», ha spiegato il primo cittadino.

Il finanziamento

La realizzazione del sistema di videosorveglianza costato due milioni di euro è stata resa possibile dal finanziamento che Palazzo De Nobili ha ricevuto dalla Regione (un milione 500mila euro) e dal ministero dell’Interno (500mila euro) sulla base del progetto elaborato dai tecnici della Polizia di Stato col supporto di quelli comunali. Il Comune di Catanzaro è stato l’unico fra i capoluoghi di provincia calabresi a utilizzare questi fondi costruendo il proprio impianto. «Insieme al prefetto Maria Teresa Cucinotta, al questore Mario Finocchiaro e alla compianta presidente della Regione Jole Santelli avremmo dovuto presentare l’impianto pienamente operativo nei primi giorni di ottobre. Il Covid e, purtroppo, la scomparsa della governatrice, non ce l’hanno permesso», ha detto ancora Abramo ringraziando Prefetto, Questore e il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, per l’impegno dimostrato nel portare avanti e concludere l’iter burocratico ed esecutivo per l’installazione e attivazione del sistema direttamente monitorato dalle Forze dell’Ordine.

Immagini già utilizzate

«In questi mesi – ha aggiunto Abramo -  la Polizia di Stato, lo stesso Corpo di Polizia locale e le altre Forze dell’Ordine hanno potuto visionare a scopo di pubblica sicurezza le immagini registrate e fornite da telecamere e lettori di targa che mappano l’intero perimetro, i punti di accesso ed uscita, le zone più sensibili della città. Si tratta, come abbiamo sempre sottolineato, di un utilissimo strumento di supporto all'azione di contrasto alla criminalità, ma anche per scoprire la dinamica di un incidente stradale, come abbiamo purtroppo visto lo scorso settimana, o smascherare quegli incivili sporcaccioni che pensano che il capoluogo sia una grande pattumiera. Il sistema di videosorveglianza è, soprattutto, un riferimento per i catanzaresi, che possono e devono sentirsi più sicuri».

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