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Coronavirus nelle scuole, confronto delle associazioni con l'Asp

Le associazioni hanno chiesto che i protocolli nazionali vengano rispettati e applicati in maniera omogenea nelle varie scuole e nei vari comuni

I rappresentanti delle associazioni “Genitori in Rete” e “La forza siamo noi” davanti alla sede dell'Asp

Prosegue il lavoro di monitoraggio e confronto tra le associazioni “Genitori in Rete” e “La forza siamo noi” con le istituzioni deputate all’applicazione delle misure anticovid nelle scuole. Nella giornata odierna, dopo essersi incontrati con il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo, le associazioni sono state ricevute da Luisa Latella, commissario prefettizio dell’Asp di Catanzaro.

Le richieste

Rappresentate da Silvia Crispino ed Emanuela Neri, le associazioni hanno chiesto che i protocolli nazionali vengano rispettati e applicati in maniera omogenea nelle varie scuole e nei vari comuni: «Importante – si legge in una nota congiunta dei due movimenti diffusa al termine dell’incontro– da qui a breve sarà la figura degli infermieri nelle scuole, che gestiscono i casi sintomatici a scuola e che sarà ancor più utile con l’arrivo di test rapidi antigienici richiesti per la popolazione che serviranno anche a velocizzare gli screening delle classi in quarantena o dei contatti stretti in ambito scolastico». Tra i punti discussi anche le motivazioni che portano alla chiusura delle scuole in via preventiva, senza casi positivi diretti, viste le tante ordinanze di chiusura delle scuole di tanti comuni dell'hinterland catanzarese: «Le ordinanze – dicono le associazioni - dovrebbero essere sempre motivate da una relazione tecnica in ambito sanitario, relazione che può essere rilasciata anche dal medico competente assegnato alla scuola, in caso contrario le chiusure potrebbero non avere fondamento ed essere impugnate. L’Asp si detta disponibile a collaborare con dirigenti e sindaci laddove ci sia richiesta di chiarimenti in merito all’effettiva possibilità di chiusura del plesso scolastico».

Le proposte

Tra le proposte portate avanti dai genitori c’è quella di una campagna di informazione sulla gestione dei casi Covid-19 a scuola, un monitoraggio della situazione sanitaria in ambito scolastico con campagne di screening mirate, un tavolo di coordinamento sulla gestione della Covid in ambito scolastico e la stesura delle procedure operative sulle nuove misure che saranno intraprese in ambito provinciale. Il tutto tenendo conto delle situazioni di fragilità e la massima attenzione per gli studenti con disabilità: «Punto essenziale è, inoltre, il lavoro di coordinamento per la ripresa delle scuole superiori in presenza affinché la Calabria sia pronta e preparata al graduale rientro in presenza stabilito dal Dpcm del 3 dicembre 2020 al 7 gennaio», hanno concluso Crispino e Neri.

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