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Mancata pianificazione sulla riapertura scuole a Catanzaro, genitori sul piede di guerra

L'Associazione Genima-Genitori in Rete e Movimento “La Forza Siamo Noi” lamentano l'assenza di informazioni s

A due settimane da quello che dovrebbe essere il nuovo inizio per le scuole superiori di secondo grado in tutta Italia, dopo oltre due mesi di chiusura forzata e di “trasloco” in DAD, in diverse province e città italiane, a partire dalle situazioni più complesse da gestire come Milano e Roma, i tavoli di coordinamenti istituiti con decreto ministeriale presso le prefetture hanno già comunicato tempi e modalità concordate: scaglionamento orario di entrate e uscite, trasporti suppletivi, tutto ciò che, insieme alla riduzione prima al 50 e poi al 75 % - come da Ordinanza del Ministero della Salute del 24 dicembre u.s. - dovrebbe consentire il graduale e non più prorogabile rientro in sicurezza per tutti le ragazze e i ragazzi italiani alla loro vitale dimensione di socialità e di apprendimento in presenza. In Calabria la situazione ancora non è chiara e si procede per tentativi senza un chiaro raccordo a livello regionale.

Crotone e Vibo Valentina

Nei Tavoli di Coordinamento guidati dalle Prefetture di Crotone e Vibo Valentia ad esempio sono stati adottati i documenti per il riavvio della didattica in presenza per gli studenti delle scuole superiori, prevedendo il raccordo tra gli orari di inizio e di fine delle attivita didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, per agevolare la frequenza scolastica. È inoltre stata introdotta anche la differenziazione degli orari di ingresso e di uscita degli istituti scolastici, per rendere possibile il trasporto in sicurezza degli studenti.

Cosenza e Reggio Calabria

Nei Tavoli di Coordinamento presieduti dalle prefetture di Cosenza e Reggio Calabria, oltre alle suddette misure si è fatto ricorso anche ad un piano più dettagliato sui trasporti, con l’implementazione delle corse e lo sfasamento degli orari dei mezzi pubblici.

Catanzaro

Resta invece meno chiara la situazione della provincia di Catanzaro. "Al momento infatti rispetto al Tavolo di Coordinamento portato avanti dalla Prefettura di Catanzaro - scrivono i rappresentanti dell'Associazione Genima -  ci giungono notizie solo in riferimento ad una nuova figura individuata come “referente della mobilità” che dovrà essere presente nelle scuole, con il compito di monitoraggio dell’impiego dei mezzi pubblici da parte della popolazione studentesca. Come Associazione Genima-Genitori in Rete e Movimento “La Forza Siamo Noi”, avevamo già avanzato proposte durante l’incontro con il Presidente della Provincia di Catanzaro, avuto a fine novembre e abbiamo portato l’argomento anche all’attenzione della prefetta Latella durante l’incontro avuto all’Asp sulla riapertura delle scuole in sicurezza che si è tenuto lo scorso 17 dicembre e peraltro avevamo fatto richiesta alla prefetta di Catanzaro Cucinotta, di poter partecipare anche attraverso un’audizione al Tavolo, portando le proposte provenienti dal mondo delle famiglie ma anche dei tanti insegnanti che partecipano al nostro Coordinamento Calabria di Genima-Genitori in Rete. Ribadiamo la necessità di un incontro urgente con gli attori principali che aderiscono al Tavolo di Coordinamento della provincia di Catanzaro e chiediamo quindi di sapere al più presto quali siano le misure concordate e a quale punto dei lavori il tavolo di coordinamento è giunto, non essendo ormai prorogabile una necessaria informativa alle scuole e alle famiglie interessate.

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