Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Indagine Genesi a Catanzaro, la Cassazione conferma: nessuna aggravante per Schiavone

La Dda di Salerno aveva impugnato la decisione del Tribunale del Riesame. Il commercialista è indagato per corruzione in atti giudiziari

Il tribunale sede della Corte di Cassazione

Nessuna aggravante mafiosa per il commercialista catanzarese Antonio Claudio Schiavone coinvolto nell’indagine “Genesi” che ha svelato la corruzione dell’ormai ex giudice Marco Petrini. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dalla Dda di Salerno. I pm campani avevano impugnato la decisione del Tribunale del Riesame che aveva concesso i domiciliari ed escluso l’aggravante mafiosa per Schiavone indagato per corruzione in atti giudiziari. Secondo gli inquirenti Schiavone avrebbe avuto un ruolo centrale nella corruzione del giudice Petrini in particolare con lo scopo di ottenere una sentenza favorevole alla restituzione dell’ingente patrimonio sequestrato, nel 2018, nei confronti di Antonio Saraco e dei suoi familiari. Saraco era stato tratto in arresto nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro denominata “Itaca Free Boat”, che aveva colpito la cosca di ‘ndrangheta denominata “Gallace-Gallelli”.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia