La signora Pina Romano, una delle protagoniste indiscusse della Mileto della solidarietà e dell’accoglienza, se ne è andata in silenzio, così come è vissuta, ovvero dedicando tutto il suo lungo cammino terreno, al riparo da ogni forma di notorietà, ai bisognosi e alle opere della chiesa. La sua dipartita terrena è avvenuta a Roma dove era ospite della famiglia del fratello Antonio Romano, ex primario di ginecologia all’ospedale civile di Vibo Valentia ed ex consigliere provinciale del Psi, all’epoca della provincia di Catanzaro, morto a causa del Covid 19 alcune settimane fa.
Con Pina Romano, che aveva 92 anni, se ne va un pezzo di storia della cattolicissima Mileto (il centro normanno in provincia di Vibo Valentia). Una stagione dai grandi ideali, fatta di impegno e non di inutili apparizioni e neppure di carità pelosa, inaugurata nel secolo breve da monsignor Francesco Pititto, il prete della carità sempre pronto a sostenere i poveri e i diseredati e i tanti anziani che negli anni Quaranta non avevano neppure la pensione e in molti neppure di che mangiare, al punto che erano costretti a vivere dell’aiuto del prossimo. Un’umanità dolente e dignitosa spesso abbondonata al suo destino.
Un cammino costante nel campo del sociale che negli anni a venire, sull’esempio proprio di monsignor Pititto, morto nel lontano 1963, vide in prima linea proprio l’allora giovane Pina Romano, insieme a numerose altre volontarie. Donne dal carattere forte e dalla fede salda che seppero infondere fiducia e speranza e dare conforto nei giorni bui della vita a tanta gente bisognosa. Esempi luminosi di una Mileto tutta protesa verso il futuro e dalla voglia di costruire ponti e di eliminare ogni steccato. Un percorso che nella cittadina normanna non è mai venuto meno.
La rinascita della Casa del Povero e la realizzazione del Centro Betania
Ed e proprio a Pina Romano - che nel 1962 è stata anche una delle prime insegnanti di religione cattolica laiche nello scuole statali - che si deve negli anni Ottanta la rinascita della Casa del Povero (oggi casa Serena mons. F. Pititto) fondata negli anni Cinquanta dal benemerito sacerdote miletese. Ma una volta rilanciata questa Casa di riposo, oggi particolarmente attiva e con numerosi ospiti , Pina Romano lasciò ad atri la responsabilità gestionale per occuparsi di un settore allora del tutto scoperto: quello della fascia anziana di sesso maschile. Ed è così che nel 1989 la signora Pina si tuffò con convinta determinazione, insieme al direttore della Caritas diocesana don Bruno Cannatelli, alla realizzazione del Centro Betania che iniziò la sua attività il 2 febbraio del 1989 e che successivamente grazie alla sua tenacia è diventata anche Casa alloggio e Centro di Aggregazione sociale. Una struttura, dove frequentemente arrivano extracomunitari bisognosi di aiuto, che svolge anche il servizio pasti a domicilio. Una sfida vinta anche questa. Oggi, infatti, il Betania si avvale dell’apporto di volontari e di personale dipendente con regolare contratto di lavoro. Ed è su questo fronte che l’ex insegnante di religione si è dedicata con entusiasmo ed energia fino a che le condizioni di salute glielo hanno consentito impegnandosi spesso direttamente in prima persona anche a fare la spesa per i suoi ospiti ai quali ha dedicato, senza nulla chiedere in cambio, la propria esistenza. Uno stile di vita che a Mileto e in tutta la chiesa della diocesi, dove negli anni ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità, ha lasciato il segno.
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