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Si allarga il focolaio nel Vibonese. Comunità smarrite e servizi inesistenti

L’emergenza sanitaria mette in ginocchio la provincia. Il territorio abbandonato a se stesso. Nessun controllo attorno a Piscopio

I posti letto per pazienti Covid allo Jazzolino di Vibo Valentia sono esauriti da giorni. In uno degli ospedali più disastrati della Calabria si va avanti alla giornata, consapevoli che il contagio ha tranquillamente varcato agevolmente pure la trincea di quello che doveva essere un luogo di cura e che ora è divenuto un pericolo di infezione per sanitari e pazienti.  Ma fuori dalle mura dello Jazzolino, la situazione è ancora più drammatica: il virus circola ovunque, non dà tregua; mai come in questa fase, il contagio è stato così massiccio dall'inizio della pandemia. Eppure nessuno sembra essere eccessivamente spaventato. Il fenomeno viene sottovalutato da tutti, dalle autorità sanitarie e da quanti sono tenuti al controllo sul rispetto delle regole. I pericoli arrivano soprattutto dal focolaio di Piscopio, comunità di circa 1500 abitanti alle porte di Vibo Valentia con circa 340 soggetti positivi, due in gravi condizioni trasferiti nei centri di Catanzaro e circa seicento persone negative, secondo quanto chiarito ieri dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp.

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