Settanta interventi vascolari, 25 interventi cardiochirurgici, 111 interventi di valutazione coronarografica ed eventuale angioplastica coronarica nonché 88 interventi di elettrofisiologia. Sono i numeri dell’emergenza cardiovascolare scaturita dal blocco dei ricoveri al Sant’Anna Hospital. Della clinica appesa a un filo si parlerà oggi in commissione Sanità della Regione. L’organismo, presieduto da Sinibaldo Esposito, ascolterà il presidente del Consiglio d’amministrazione, Gianni Parisi, la triade commissariale che guida l’Azienda sanitaria provinciale, il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, Guido Longo, e il dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute, Francesco Bevere. Non sarà Palazzo Campanella la sede della risoluzione del problema, ma in commissione arriveranno anche numeri che già spaventano e che diventano ancor più allarmanti se si considera l’interruzione dei controlli cardiologici che i pazienti già trattati devono sostenere a 30 giorni dall’intervento e poi a tre, sei e dodici mesi. La cifra è da capogiro: 2.500 controlli senza più certezze. Un dramma nel dramma che investe anche i 300 dipendenti, ma difronte al quale il management non arretra.
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