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Vibo, i dirigenti scolastici chiedono un rinvio al 18

I presidi: un azzardo rientrare in classe. Prima il Piano trasporti e uno screening sugli studenti

Studenti davanti al liceo scientifico "Vito Capialbi" di Vibo Valentia

I presidi frenano sulla riapertura della scuola secondaria di ogni ordine e grado. Far ritornare circa 30 mila tra studenti e personale scolastico il 7 gennaio costituisce un autentico azzardo. «Prima di far rientrare gli studenti – hanno sottolineato i dirigenti scolastici Nicolantonio Cutuli e Antonello Scalamandrè, rispettivamente referenti e capofila delle scuole e delle Reti di ambito 12 e 13 della provincia di Vibo Valentia – tra i banchi di scuola occorre un Piano trasporti e misure sanitarie adeguate che attualmente mancano. Noi siamo da sempre per la frequenza degli studenti in presenza, non in didattica integrale digitale, ma a condizione che vengano garantiti gli standard di sicurezza anticovid previsti dalla normativa vigente». In particolare i capi d’istituto, nel corso di un incontro in video conferenza tenutosi ieri mattina alla presenza del presidente della Provincia, Salvatore Solano, dei sindaci e del Covid manager dell’Asp Giuseppe Rodolico hanno “dettato” le regole per poter riavviare l’attività didattica in sicurezza.

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