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Coronavirus ad Arena, 12 positivi e 2 pazienti finiti in ospedale

Il sindaco di Arena Antonino Schinella ha ricordato che il focolaio è stato individuato e circoscritto, anche se, restando in attesa di altri esiti, il numero dei contagi potrebbe aumentare». E ricorda che «soprattutto in questa fase sono necessari comportamenti un po’ più responsabili».

I locali della guardia medica di Arena

Dodici positivi e due persone ricoverate in ospedale, di cui una in Rianimazione. È questo il bilancio del sindaco di Arena Antonino Schinella che, nell’aggiornare i cittadini sull’emergenza Covid, ricorda l’importanza di non sottovalutare il virus che lentamente si è insinuato anche ad Arena. Già nei giorni scorsi non aveva nascosto il suo disappunto per gli atteggiamenti poco responsabili che hanno contribuito a fare allargare il contagio e allo stesso tempo non ha nascosto come i ritardi dell’Asp non aiutino. Ringrazia, comunque, «chi - rompendo anche quel muro di omertà familiare giorno dell’Epifania ha inteso collaborare con le Istituzioni, permettendoci di fare un preciso, dettagliato ed indispensabile tracciamento dei contatti che, si spera, pare ci abbia permesso di bloccare sul nascere un pericoloso focolaio». Passo che non è stato «semplice» compiere, «tra ritardi e negligenze che sono state già da tempo segnalate nelle sedi opportune. Medici che in alcuni casi si rifiutano di visitare i pazienti, il Dipartimento Prevenzione che tarda a trasmettere i dati, comunicazioni errate, l’Asp che omette i tracciamenti, controlli pressoché assenti” e, prosegue nel suo lungo post sui social “in questo contesto l’emergenza, che a queste latitudini è consuetudine, rischia di diventare ancora più angosciante». In ogni caso Schinella intende sottolineare come «grazie al contributo di chi ha inteso collaborare, grazie a quei sanitari che hanno cooperato e continuano a sostenerci, grazie ai medici dell’Usca che quotidianamente arrivano ad Arena a fare visite domiciliari e tamponi ai soggetti entrati nel contact tracing, grazie anche e soprattutto a chi ci consente di superare gli inaccettabili ritardi dell’Asp e ci comunica, in maniera riservata e confidenziale, in tempo reale gli esiti dei tamponi, crediamo che il focolaio è stato individuato e circoscritto, anche se, restando in attesa di altri esiti, pensiamo che il numero dei contagi possa aumentare». Quindi ricordando che «la maggior parte dei contagi avviene tra familiari» ricorda che «soprattutto in questa fase sono necessari comportamenti un po’ più responsabili». Infine, un punto sui dati con il nuovo positivo registrato oggi «un soggetto attenzionato ormai da tre giorni dai medici dell’Usca e che si trova in isolamento assieme alla famiglia da circa una settimana, dal 6 gennaio scorso» che fa salire il totale a 12 casi «7 dei quali sono riconducibili in una frazione e riguardano sostanzialmente familiari che si sono incontrati prima e durante le festività natalizie e che hanno condiviso quei momenti conviviali che è opportuno e indispensabile evitare per il momento». Concludendo, il sindaco rivolge un pensiero ai «due soggetti positivi ospedalizzati. L’ultimo soggetto ricoverato e che ha accusato seri problemi respiratori, grazie a Dio, sta bene. Si trova ricoverato al Pugliese di Catanzaro presso il reparto di malattie infettive, continua la terapia ad alti flussi che per il momento pare stia andando bene. Meno liete le notizie che riguardano l’altro soggetto: le sue condizioni si sono aggravate e nelle scorse ore è stato trasportato in rianimazione presso il Pugliese di Catanzaro».

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