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Lamezia, rigettata confisca. La famiglia Martino può tornare a fare impresa

La perizia d’ufficio ha suggellato “l’assenza di sproporzione per il patrimonio imprenditoriale dei Martino e la piena legittimità di ogni loro avere”

Tribunale di Lamezia

Il Gip del Tribunale di Lamezia, in accoglimento delle argomentazioni e degli elementi probatori prodotti ed evidenziati dagli avvocati Giuseppe Spinelli e Francesco Gambardella, ha definitivamente rigettato la confisca del patrimonio imprenditoriale di Angelo Martino, Salvatore Martino, Valeria Martino che sono, dunque, rientrati nella piena disponibilità delle loro attività imprenditoriale.

È questo l’epilogo di una lunga vicenda giudiziaria, nella quale un punto fermo era stato messo dalla Suprema Corte di Cassazione, quando aveva annullato la confisca allora disposta a carico dei Martino, tracciando un percorso di accertamento dei fatti, che doveva tenere conto delle produzioni di materiale tecnico contabile ed argomentativo, introdotte dai difensori a più riprese nell’alveo procedimentale.

Il Gip di Lamezia, in aderenza ai principi statuiti dalla Suprema Corte, ha inteso inoltre disporre perizia d’ufficio, al fine di verificare la fondatezza degli assunti difensivi. Perizia che ha suggellato “l’assenza di sproporzione per il patrimonio imprenditoriale dei Martino e la piena legittimità di ogni loro avere”. Pertanto, il Gip ha concluso per il definitivo rigetto della confisca e, pertanto, i Martino, titolari di numerosi esercizi di vendita di idrocarburi e di ristorazione, potranno continuare a sviluppare l’attività di impresa.

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