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Le rivelazioni dell’ex presidente dell’Anm, Palamara: il “sistema” non volle Gratteri ministro

Nel libro-intervista con Sallusti svelati i retroscena sulla mancata nomina a Guardasigilli nel governo Renzi

Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri

Troppo autonomo e lontano dalle correnti della magistratura, per questo Nicola Gratteri non divenne ministro della Giustizia nel 2014 nel governo guidato da Matteo Renzi. Sarebbe stata quindi una parte della magistratura a mettersi di traverso contro la nomina a Guardasigilli dell’attuale procuratore di Catanzaro. A svelarlo è Luca Palamara ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati e ora radiato dopo essere stato coinvolto nell’inchiesta della Procura di Perugia. Il racconto di cosa avvenne nel febbraio del 2014 è messo nero su bianco dall’ex pm di Roma nel suo libro “Il Sistema” scritto con il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, e pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Proprio il “sistema” al centro del volume di Palamara sarebbe intervenuto per impedire a Gratteri di occupare la poltrona di ministro. Tutto sarebbe avvenuto in appena 48 ore.

Il 20 febbraio, come raccontato dallo stesso procuratore capo di Catanzaro, Gratteri sarebbe stato raggiunto dalla telefonata di Graziano Delrio che lo invitava a Roma per incontrare Matteo Renzi. L’incontro durò oltre due ore, «mi fece “un interrogatorio” racconterà anni dopo Gratteri, alla fine Renzi gli propose di fare il ministro. Gratteri a quel punto avrebbe posto solo una condizione: carta bianca per ribaltare il sistema dello giustizia e Renzi accettò. «Ecco, quello é il punto decisivo - sottolinea Palamara nel suo libro - La cosa si seppe, perché Roma è sì tanto grande ma certe notizie girano veloci come in un borgo. Poteva un “Sistema” che aveva combattuto e vinto la guerra con Berlusconi e le sue armate farsi mettere i piedi in testa da Matteo Renzi e da un collega, molto bravo ma anche molto autonomo, fuori dalle correnti e per di più intenzionato a fare rivoluzioni?». A quel punto proprio per impedire la nomina di Gratteri, secondo Palamara, si sarebbero mossi «i pezzi da novanta del Sistema». Il magistrato radiato parla di un vero e proprio assedio al Quirinale all’epoca retto dal presidente Giorgio Napolitano.

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