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Omicidio Pagliuso a Lamezia: la station wagon, il podista e il Gps. Le prove che riconducono a Gallo

Ricostruiti i movimenti del presunto killer la notte dell’uccisione dell’avvocato lametino

La vittima, Francesco Pagliuso

Hanno ricostruito tutti i movimenti del killer la notte dell'omicidio. E anche delle serate precedenti a quel 9 agosto del 2016 quando, intorno alle 22, è stato ucciso nel cortile della sua abitazione l'avvocato Francesco Pagliuso. I carabinieri del reparto Crimini violenti di Roma sono riusciti a ricomporre il puzzle che ha portato all'arresto dell'insospettabile Marco Gallo, accusato di essere il killer del noto penalista. Ieri in Corte d'Assise a Catanzaro è stato sentito il maresciallo dell'Arma Licorni, uno degli investigatori del reparto speciale che si che si è occupato del pedinamento elettronico di Marco Gallo e di tutte le indagini che hanno portato all'individuazione di Gallo come il podista e quindi il killer dell'avvocato Pagliuso. Un'udienza fiume, durata oltre sette ore, nel corso della quale il maresciallo ha illustrato quanto riscontrato dalle indagini, mostrando anche le immagini più rilevanti sia dai video delle telecamere di sorveglianza della casa dell'avvocato Pagliuso che delle telecamere di abitazioni private e quelle di pubblica sicurezza. E non solo della notte del 9 agosto, ma anche dei giorni precedenti.

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