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Catanzaro, inchiesta Basso profilo: gli atti arrivati in Prefettura

L’ultima operazione della Dda è stata trasmessa nei giorni scorsi per le «valutazioni di competenza»

Nuove ombre si addensano minacciose su Palazzo De Nobili. Per la seconda volta nel giro di poche settimane la Prefettura di Catanzaro ha chiesto e ottenuto dalla Direzione distrettuale antimafia di avere le carte dell’inchiesta “Basso profilo” che ha portato all’emissione di 50 misure cautelari tra esponenti politici, imprenditori e professionisti. Ore decisive per il futuro dell’amministrazione comunale in carica, da quando i funzionari del Palazzo del Governo hanno avviato lo studio degli atti dell’inchiesta per le valutazioni di competenza. Già a fine novembre la Prefettura aveva voluto acquisire gli atti di “Farmabusiness”. Al centro di quell’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dai carabinieri, c’è Domenico Tallini ex presidente del Consiglio regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia. Tallini, scrive il giudice, potrebbe «dispensare ancora favori illeciti in vista della prossima tornata elettorale». Ma tra i faldoni dell’inchiesta erano venuti fuori i nomi di altri consiglieri comunali e una informativa sulle elezioni comunali del 2017. Ora con “Basso profilo” quella tornata elettorale torna di drammatica attualità.

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