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Sant'Anna Hospital di Catanzaro, l'Asp restituisce le notifiche di ricovero. Ed è polemica

L'Azienda sanitaria non ha tenuto conto della decisione del Tar di Catanzaro che ha sospeso il provvedimento attraverso cui l’Azienda sanitaria aveva imposto lo stop delle prestazioni a carico del servizio sanitario regionale da parte della clinica

Il centro specialistico Sant'Anna Hospital di Catanzaro

L'Asp di Catanzaro restituisce le notifiche di ricovero del Sant'Anna Hospital nonostante la decisione del Tar del capoluogo che ha sospeso il provvedimento attraverso cui l’Azienda sanitaria aveva imposto lo stop delle prestazioni a carico del servizio sanitario regionale da parte della clinica. Alla struttura sanitaria, infatti, sono giunte due note (numero di protocollo 115 e 155), «una senza apposizione di alcuna firma - si legge in una nota di risposta inviata all'Asp dalla clinica e firmata dal presidente del Cda, Giovanni Parisi, e dal direttore sanitario, Soccorso Capomolla - proveniente da [email protected], l'altra a firma del Dirigente Responsabile Uosd, dottoressa Valeria Teti, con le quali ci vengono "restituite le notifiche di ricovero dei giorni 5/2/2021 e 9/2/2021, vista la vigenza della nota pec datata 28/12/2020 della Commissione Straordinaria e della Direzione Strategica Asp". Nel merito si comunica che il Tar di Catanzaro con ordinanza del 27/01/2020 n.38/2021 ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti impugnati. Trattasi di un ordine del Giudice di sospensione dell'efficacia delle comunicazioni-provvedimenti inviate dall'Asp Catanzaro che disponevano "il divieto di erogare prestazioni con oneri a carico del S.S.R." e in particolare note dirigente responsabile Uosd dottoressa Teti prot. n.1028 del 23/12/2020, successiva nota della stessa dirigente prot. n.1038 del 24/12/2020 e provvedimento Commissione straordinaria e direzione strategica Asp Catanzaro inviato con pec del 28/12/2020 ore 15,22. Ordine del giudice, che questa Asp provinciale di Catanzaro ha evidentemente deciso di disattendere». Da qui la richiesta «alla dirigente responsabile del Settore ed ai legali rappresentanti dell'Azienda, ognuno per le proprie competenze, al fine di procedere alla immediata revoca del contenuto delle comunicazioni in oggetto. Con riserva di ogni più opportuna azione a tutela degli interessi della società scrivente e del superiore interesse di tutela della Salute Pubblica».

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