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Bimba con sintomi influenzali. Ma a Soveria Mannelli non si trova un pediatra

Lo sfogo di una madre sulle inefficienze del sistema sanitario. Ospedale senza specialisti, i privati non visitano per il rischio Covid

Ospedale di Soveria Mannelli

È stato il Comitato pro ospedale del Reventino a raccogliere e dare risalto alla protesta di una madre che non sa a chi affidare la propria figlia, una bimba con un semplice raffreddore, ma che in tempi di covid preoccupa con sacrosante ragioni un genitore responsabile. «Ti svegli al mattino e hai bisogno di un pediatra perché tua figlia è raffreddata, e lì comincia la tarantella», si sfoga Nadia, alle prese con la ricerca spasmodica di una soluzione. Si parte, ovviamente, dall'ospedale pubblico, ma qui il pediatra non c’è, perché il servizio funziona solo in alcuni giorni della settimana e neppure in tutti i periodi dell’anno. Allora si tenta la via della sanità privata ma, come spesso accade, i privati sono sempre pronti quando tutto va bene, mentre possono rifiutare il loro intervento quando si corrono dei rischi o il gioco non vale la candela. Quindi, se si ha il raffreddore in tempi di pandemia, niente visita. Come ultima ipotesi, ci si rivolge al pediatra di base, figura che è stata al centro di recenti polemiche perché sostituita “a scavalco” e molto parzialmente da quella di un comune vicino dopo il trasferimento volontario della pediatra titolare, ma anche qui la risposta sembra confermare tutti i mali atavici della sanità nelle aree interne e montane calabresi. La pediatra non può arrivare perché una forte e improvvisa nevicata glielo impedisce».

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