Stazione di Vibo-Pizzo senza servizi né futuro
Biglietteria chiusa, macchinetta elettronica che non accetta contanti, porte del bar sprangate, piazzale sporco, sala d’attesa deserta. Al tempo del Covid la stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo si trasforma in uno scalo fantasma. Non che prima fosse meglio, ma per lo meno qualche servizio veniva erogato. Non ci sono più i treni pieni di studenti e di lavoratori pendolari. Il paesaggio è quasi spettrale. Adesso si parte solo per questioni di una certa rilevanza, ma la gente che prende il treno non sa a chi rivolgersi per avere informazioni o per stampare il ticket. Bussa alla porta del capostazione ma nessuno risponde. «Sembra di vivere una situazione surreale – esordisce un ragazzo –. Tutto intorno c’è il deserto». Un’operatrice dedita a svolgere solo mansioni amministrative consiglia, per non incorrere in una multa, di fotografare il distributore self service dei biglietti non funzionante per farlo vedere al capotreno. «Con il coronavirus – afferma – la situazione è peggiorata. In questa stazione non c’è più nessuno e il personale non può interagire con l’utenza». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro