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Limbadi, il ministero dovrà risarcire il boss Mancuso per “ingiusta detenzione”

Era rimasto ai domiciliari fino al 27 maggio data in cui la misura era stata sostituita con quella di obbligo di dimora. La vicenda cautelare si era conclusa con l'annullamento da parte della Cassazione

Il ministero dell'economia e delle Finanze dovrà risarcire il boss Diego Mancuso,  di 68 anni, per ingiusta detenzione. Nello specifico, come disposto dalla Corte d'Appello di Catanzaro (presidente Reillo) in favore di Diego Mancuso (difeso dall'avvocato Francesco Schimio) dovranno essere versati 3mila 301,48 euro a titolo di riparazione per ingiusta detenzione, appunto, da porre a carico dello Stato.

La richiesta - avanzata dal Mancuso il 16 aprile del 2018,  si riferiva al periodo trascorso ai domiciliari dell'esponente dell'omonima famiglia di 'ndrangheta dal 30 aprile 2015 al 27 maggio dello stesso anno.  Ovvero 28 giorni. Il 30 aprile di sei anni fa, infatti, era stato arrestato per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale  (arresto convalidato con contestuale giudizio per direttissima) ed era rimasto ai domiciliari fino al 27 maggio data in cui la misura veniva sostituita con quella di obbligo di dimora. Infine, dopo una vicenda cautelare conclusasi con l'annullamento da parte della Cassazione, Diego Mancuso veniva assolto con sentenza del 12 maggio 2016 irrevocabile dal 31 dicembre 2016.

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